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29 dicembre 2003
Se potessi
Svegliarmi dal sonno del dolore
Lenire con carezze le anime
Ibernare in eterno le paure
Soffiare sulle pene d’amore
E gonfiare i cuori atrofici di chi non ama più

Se potessi
Suonare il corso degli eventi
Accordare gli strumenti di chi non sente
Dirigere l’orchestra sottile delle emozioni
In una esecuzione magistrale
Di dolore lacerante
Come il bosco che canta
E non sa, né ha bisogno di sapere

Da "Un paio di vite" di Albamarina
 
posted by Albamarina at 19:56 | |email
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23 dicembre 2003
"Perché è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te li togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore."

"Ma quando ti viene quella voglia di piangere pazzesca, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c'è verso di spiaccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime. Maledizione. Con tutto quello che uno vorrebbe dire..."

A. Baricco - "Castelli di rabbia"
 
posted by Albamarina at 00:07 | |email
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19 dicembre 2003
Un breve racconto

Mi sono svegliato alle sette in punto, dopo un sonno innaturale durato quasi un mese. Non ho modo di essere più preciso. Non so cosa sia accaduto, so che ora sento in me un nuovo tempo.
Ho avvertito molte piccole presenze intorno: un cigolio, spostamenti improvvisi di piccoli oggetti, altri meno rapidi ... poi un movimento continuo, regolare .
Un’ora dopo, poi, ho avuto l’impressione di trovarmi su un mezzo in movimento.
Ho domandato, ad alta voce, dove mi trovavo e con chi: non ho ricevuto risposta.
Allora ho provato a muovermi, riuscendo solo ad emettere suoni strani e metallici , ritrovandomi più confuso ancora.
Ho parlato ancora, nel vuoto, per diverso tempo, abbandonandomi poi nella stessa posizione di questa mattina, al mio risveglio.
Ma l’angoscia e l’ansia lievitano in fretta. Ho gridato :"aiutatemi a capire" e il mio battito ha aumentato la velocità e la forza.
E poi... voci ! Tante , tantissime , diverse forti, ora confuse ora più chiare... poi di nuovo confusione, confusione, confusione fuori e dentro di me.
Ho trascorso così molte ore di questa strana e faticosa giornata. Ma finalmente è tornata la quiete.
Ora sento davvero che è tutto al suo posto.
Ascoltate : tutto tace... solo il ticchettio regolare e rassicurante del mio cuore ed il movimento costante, lento, tranquillo delle mie lancette.
Adoro il movimento delle lancette... del resto, sono un orologio.
 
posted by Albamarina at 20:26 | |email
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18 dicembre 2003

Questa foto mi piace tantissimo e allo stesso tempo mi inquieta. Non riesco a capire bene il perchè, è solo la parete di un edificio, di un museo. Forse l'inquadratura dal basso comunica un sottile senso di frustrazione nel guardare in alto senza poterci arrivare? Non lo so, mi piace moltissimo, la trovo quasi ipnotica, ma mentre la guardo sto male. Chissà perchè...
 
posted by Albamarina at 00:18 | |email
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15 dicembre 2003
"Il golf è un gioco il cui obiettivo consiste nel lanciare una palla minuscola in una buca ancor più minuscola, con attrezzi singolarmente mal progettati a tale scopo."
Winston Churchill
Come è vero...
 
posted by Albamarina at 00:40 | |email
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10 dicembre 2003
Spero che nevichi. Ci sono varie "scuole di pensiero" a proposito della neve: chi dice che è brutta perchè è un disagio e un pericolo, chi dice che è bella ma solo in montagna, chi dice che è bella e basta. La terza che ho detto. Io lo so che è un disagio, che è un pericolo, che è un' insidia, che è una spesa. Le so, tutte queste cose. Ma non posso fare a meno, quando vedo 'sti affaretti bianchi, di provare un fremito di eccitazione esattamente come quando ero bambina, come quando i miei fratelli mi prendevano in giro perchè iniziavo a fare la "danza della neve" da ottobre...
Sembra che pulisca tutto, la neve. E' una banalità e so anche questo, ma per un po', solo per un po', tutto sembra di nuovo un foglio bianco ancora da scrivere.
 
posted by Albamarina at 00:58 | |email
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07 dicembre 2003
Immagini strane, stupende, particolari o incredibili, quasi tutte dal cielo.
Ma diffidate da chi vi sbrodola addosso cretinate su Cassiopea...

 
posted by Albamarina at 00:30 | |email
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06 dicembre 2003
Le orecchie per intendere.

Non m’importa se il mio blog non lo legge nessuno, non m’importa se intasa internet e se risulta essere una serie di sproloqui senza senso per chi ci si dovesse imbattere, non mi importa se sono una persona scomoda che piace a pochi o che pochi si prendono la briga di cercare di conoscere. Non mi importa se anche questa appassionata quanto sterile difesa del mio piccolo diario pubblico ma nascosto ai più (un demi-public?) dovesse vagamente suonare come un autocompatimento. Non lo è. Altro non è che l’affermazione di un diritto, piccolo e poco significativo per gli altri, che ho acquisito con l’accesso a questo servizio.
Poche ore fa ponevo una serie di domande retoriche ad un amico, riguardo al bisogno grande e continuo che tutti, credo con pochissime eccezioni, abbiamo di sentirci compresi, accolti, cercati, amati, approvati... Bene, io so perfettamente che rendendo pubblici i miei pensieri sono soggetta a critiche, disapprovazioni, giudizi anche negativi. Sono consapevole che non tutti approveranno le mie letture, il mio pensiero politico, il mio modo di pormi, di scherzare, di attribuire le priorità, di affidare ad una pagina web gli affari miei. E non m’importa.
Potrà suonare come arroganza, potrà sembrare superficialità, fatto sta che io sul mio diario "demi-public" ci scrivo quello che voglio, accettandone le conseguenze. E, per inciso, non credo di essere né arrogante né superficiale.
Per oggi, questo è quanto.
 
posted by Albamarina at 18:32 | |email
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03 dicembre 2003

Il sito di un negozio di musica. Le recensioni dei CD sono dei titolari, il sito è curato da mio fratello. Proud of you! :-)
 
posted by Albamarina at 21:11 | |email
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02 dicembre 2003
Mi manca da morire

E' da un po' di tempo che, presa dalle "cose da fare" e dagli eventi, non sempre favorevoli, suono poco. Mi accorgo che mi manca, che sento montare nelle mani il bisogno, quasi fisico, di suonare. Suonare qualsiasi cosa e non importa se sax o piano, se classica, leggera o jazz, mi manca e basta. Vorrei riuscire a descrivere l'effetto che la musica ha su di me, quando suono, vorrei avere gli strumenti, perdonate il gioco di parole, per raccontare in modo comprensibile l'ondata di calore che dilaga, letteralmente, nel mio animo e nella mia mente quando suono.
Non so se vi è mai capitato di prendere tanto freddo, di incamerare gelo fin dentro le ossa e di avere poi l'opportunità di sedervi davanti ad un fuoco, sorseggiando una bevanda calda calda e di sentire il gelo che si stempera, che si trasforma in tepore e poi in un confortante e desiderato caldo. Quel calore che scalda l'anima è ciò che, quando suono, io sento dentro.
 
posted by Albamarina at 19:41 | |email
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Scrivevo di questo altrove, poco fa: ciò che accade quando gli elettrodomestici, e non solo, organizzano un ammutinamento. Quando si rompe la lavatrice il giorno della settimana in cui hai una quantità industriale di roba da lavare che TI SERVE SUBITO, quando la lavastoviglie perde acqua dal sabato pomeriggio e la sera hai quindici persone a cena, quando il microonde ti spara una micro-tsunami che ti ribalta la cucina, quando il cassetto dove hai le pentole esce dal binario e non importa quanto e come inveisci e intervieni, tanto l'unico manico della casseruola si è incastrato nel cassetto di sopra, così non puoi più aprire neanche quello... quando ti resta in mano la piastra dello scarico, allora lo apri per aggiustarlo e ti accorgi che si è rotto l'unico pezzo che l'idraulico sotto casa non ha, non avrà mai e neppure si sogna di ordinarlo, quando l'aspirapolvere portatile decide autonomamente di modificare la tensione della linguetta metallica che fa contatto con il caricabatterie e tu, prima di capirlo, la smonti del tutto spargendo polvere, pezzi e filtri per tutta la casa per scoprire in fase di rimontaggio che uno dei gatti ha in bocca la vite più importante, quella diversa che ha una forma improponibile da replicare e di cui non hai il ricambio nella cassetta degli attrezzi... quando pensi che, anche se tornassi all'età della pietra, di sicuro ti ritroveresti con la clava tarlata...
 
posted by Albamarina at 01:19 | |email
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01 dicembre 2003
E' una bella sensazione, quella che si prova quando si riceve una conferma. Sai, quando credi di sapere una cosa, quando pensi che sì, è proprio così perchè non può essere altrimenti, perchè lo senti dentro e sai che non sbagli, e sai che non importa un granché, importa solo che non ti sei sbagliata. Brutto italiano, concetti confusi... ma chi vuol capire, capirà! E' stata proprio una bella giornata. :-)
 
posted by Albamarina at 00:53 | |email