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Si parte

30 luglio 2007
Mercoledì si parte e non so ancora cosa aspettarmi da questo mese di mare. Cercherò di riposarmi e di rigenerarmi; mi aspetta un inverno lungo e pieno di cambiamenti. Mi mancherà il supporto di mio padre, mi mancherà l'infanzia dei miei figli che stanno diventando due uomini in gamba, mi mancherà la mia preside, che è andata in pensione. Troverò cose nuove, lungo la strada; lascio al caso (o al destino, o a Dio) tutto quello che non posso decidere. Il resto lo sceglierò in itinere, con un po' di tristezza in più ma con la consapevolezza, ora più forte, che vale la pena celebrare la vita.

Mentre sarò via, fate come se foste a casa vostra, eh.

 
posted by Albamarina at 21:38 | |email
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Vadrum Meets William Tell

25 luglio 2007
Un vero fenomeno. E lo dico da musicista.
 
posted by Albamarina at 00:16 | |email
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Il cielo a metà

24 luglio 2007
















E' come vedere il cielo senza goderne. E' come respirare solo un po', senza morire ma sentendo il bisogno di un respiro profondo che non viene. E' come avere un blocco di dolore pesante come cemento, che ti tiene ancorato a terra.
Mi manchi da togliermi il respiro. Mi manca la tua voce, il tuo abbraccio ruvido, il profumo del tuo dopobarba, i tuoi consigli, le tue canzoni stonate. Il tuo sorriso. Il tuo amore.
 
posted by Albamarina at 10:58 | |email
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E bravo Gustavo

19 luglio 2007
Il senatore ha cambiato idea. E aggiunge: «Nella storia di questa città, 64 anni fa, un'altra ambulanza fece storia. Mi auguro di non fare la fine dell'ospite di quell'ambulanza di allora».

Parla per te.

 
posted by Albamarina at 17:43 | |email
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Irritazioni estemporanee

18 luglio 2007
Non sopporto Pupo. Nemmeno se fosse una supposta di Orudis e stessi crepando di dolore.
 
posted by Albamarina at 13:42 | |email
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Sto così

14 luglio 2007


Spenta, impolverata. Un po' nascosta.

 
posted by Albamarina at 18:59 | |email
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Bologna

12 luglio 2007
Via del Pratello è un microcosmo con un fascino tutto suo. E' un vicolo pedonale che si incunea verso il centro della città e percorrendolo a piedi, dai viali di circonvallazione fino al cuore di Bologna, si assapora un'atmosfera diversa a seconda del momento della giornata. Di mattina ha una luce particolare, quella che arriva dall'alto e che ravviva, con turno regolare ed equo, piccole finestre di abbaini ristrutturati in legno scuro e casupole fatiscenti. I portici sono stretti e sporchi abbastanza da non stonare con i graffiti che colorano ogni superficie; la pavimentazione è vecchia e dissestata mentre il manto stradale ha curiose corsie in cemento liscio incastonate in una piscina di sassi, doloroso percorso se non si calzano scarpe con suola robusta. Ci passeggiano anziane coppie che praticano un lentissimo slalom fra i rauchi avventori in canottiera dei due bar più frequentati. In via del Pratello c'è il carcere minorile, che garantisce una triste dose di dolore visibile negli occhi di chi aspetta fuori, ci sono piccolissimi negozi strappati allo spazio esiguo con la rabbia della necessità o della trasgressione. Frutta e verdura, un'edicola, un forno più vecchio che antico, osterie e bar scuri e brutti, enoteche e piccoli ristoranti che di mattina sembrano gli scheletri di un luna park in miniatura, ma verso mezzogiorno riempiono di rumori caratteristici la via. Le panche, incatenate l'una all'altra in un sodalizio di poche ore, vengono liberate e riappoggiate sulla strada e i tavoli, fino a poco prima a gambe all'aria, riacquistano la loro decadente eleganza grazie a una tovaglia lavata di fresco e a un portacenere pulito. Di sera si illumina di arancione, via del Pratello. E scendono in strada decine e decine di studenti in bicicletta, di punkabbestia intonati alle crepe dei portici, di comitive dirette in osteria, di suonatori e di casinari. Cambia faccia, questo vicolo affascinante, e cambia abito e voce e anima. Ci cammino col cuore, in questa via, respirando il profumo di pizza al taglio e di sedano, riconoscendo le voci che hanno ancora un timbro autentico, senza interferenze di clacson e di motori, vicinissimi ma tagliati fuori dall'incoercibile protervia di questo piccolo mondo.

 
posted by Albamarina at 14:25 | |email
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Due settimane

06 luglio 2007
























Una gamma infinita di sfumature ghiacciate, confuse in un arcobaleno in bianco e nero. Come una vecchia foto, frastagliata nei margini e nei ricordi. Vorrei mi si quietasse l'anima, ma non lo farà.


 
posted by Albamarina at 18:41 | |email