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Il vulcano fa il suo mestiere

18 aprile 2010

La pioggia piove, i terremoti scuotono, la neve nevica e i vulcani eruttano. Noi uomini, invece, di lavoro facciamo i conti senza l'oste, dimenticando che l'oste di cui si parla è soggetto di indole mutevole e permalosa, se maltrattato. Credo che gli eventi inevitabili della natura andrebbero ascoltati e, qualche volta, presi in considerazione con rispetto. Forse se fossi bloccata da qualche parte lontano da casa la vivrei molto peggio, ma ho l'impressione che ci sia qualcosa di profondamente giusto nello scompiglio - volevo scrivere polverone, ma pareva brutto - sollevato dal vulcano in Islanda. Come credo ci siano indicazioni chiarissime quando franano intere montagne portandosi dietro tutto quello che ci abbiamo messo arbitrariamente sopra. Ora, io credo di essere una che tutto fa meno che rifiutare il progresso, ma ho chiara e forte la sensazione che dovremmo cominciare a imparare dagli errori. Di ogni genere. Adesso. E quando ci si affida troppo al caso, ai deficienti, al progresso, ignorando quel che la storia e la terra ci hanno raccontato fino ad ora, bisognerebbe accettarne gli effetti collaterali senza troppe contumelie. E imparare a ragionare un po' di più sulle cose che ci accadono intorno.

Questa è una riflessione apparentemente superficiale. Chi si vuole fermare alla prima impressione si accomodi pure.
A tutti gli altri, grazie per aver volato con Albamanair.
 
posted by Albamarina at 18:21 | |email