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11 novembre 2005
Voce di bimbo

La tenera cantilena di un bimbo mi strappa dal presente. Un'esplosione fulminea di ricordi mi allaga e mi scuote, mostra la sua innocenza, mi commuove.
Passa sùbito; resta il vuoto dell'improvvisa memoria. Lo riempio, come fosse un mantra, con il Pascoli che amo di più:

E nella notte nera come il nulla,
a un tratto, col fragor d'arduo dirupo
che frana, il tuono rimbombò di schianto:
rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,
e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,
e poi vanì. Soave allora un canto
s'udì di madre, e il moto di una culla.
 
posted by Albamarina at 09:25 | |email