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13 luglio 2005
Colori, umori e sputasentenze

Le donne normali, quando sono inquiete, vanno dal parrucchiere o fanno shopping. Le più fortunate (ma è sempre questione di punti di vista) vanno in giro per gioiellerie o per boutique. Io, che tutto sono tranne che normale, odio entrambe le cose e quando sono irrequieta cambio colori al template. Da oggi i colori cambieranno ciclicamente a seconda dell'umore, si tratta solo di stabilire un codice che ne espliciti i significati. Quello odierno sfrutta i grigi perché grigio è l'umore: oggi il telegiornale è stato più che sufficiente a listare a lutto gli animi. Ma torniamo alle donne normali. Quelle che riescono, con un battito d'occhi e uno sfarfallare di ciglia, a rigirarsi sull'unghia gli uomini neanche fossero un'orecchietta pugliese. Quelle che sanno dosare bronci e sorrisi come sulla bilancia d'un farmacista, quelle che leggono le riviste patinate e se un articolo usa lemmi un gradino più su di "mamma - casa - palla - albero", girano pagina. Quelle che guai se le unghie non sono tagliate a rettangolo, che usa così. Quelle che affrontano stoicamente le sofferenze più terribili sull'altare della Dea Calzatura, che guai se si arricciano i capelli con l'umidità, che prendono il lexotan per superare l'angoscia di un taglio di capelli mal riuscito. Ecco, io non sono normale e, a quanto mi risulta, sono in ottima compagnia. Lo so, stasera sto facendo la sputasentenze, ma concedetemi, una tantum, un po' di sana e velenosa esternazione.
E poi, Mozillatevi, per piacere!
 
posted by Albamarina at 18:50 | |email