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15 giugno 2005
Ho sognato il Mare del Nord

Notte. Arrivo con un vecchio camper presso una spiaggia lunga e diritta, di sassi piccoli appena lambiti dall'acqua immobile e scurissima. Improbabili renne con gli occhi rossi come laser si muovono di corsa, protette da una familiarità con l'ambiente che è solo nella mia attività onirica. Trattengo un gatto per il collare, aiutandolo ad evitare le traiettorie pericolose; assumo che queste renne siano in qualche modo una minaccia. Un'enorme panchina nera, gommosa, compatta e solida, approda sulla riva: ne scendono quattro carabinieri sbarcati da una nave nascosta dall'oscurità. Sono armati. Fa freddo. La sensazione dell'acqua immota e gelida mi allaga i sensi e l'anima. So che devo aspettare un traghetto, grande abbastanza da accogliere un carico di umanità invisibile ma presente. Vedo una conchiglia e ne sono attratta ma non la tocco: tutto attorno ci sono le tracce fresche delle renne dagli occhi rossi. Sono sollevata quando sento il suono del traghetto che, in un paradosso fra incoscienza e lucidità, mi riaccompagna al cuscino.

Ora non mi venite a dire che devo andare da uno bravo, che lo sapevo già.
 
posted by Albamarina at 00:21 | |email