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20 gennaio 2005
Se avessi una matita

Riuscirei a riempire la pagina bianca che ho davanti. Senza chiedermi dove andare, con la curiosità un po' infantile che guida la mano, come se si aspettasse di vedere cosa verrà fuori dal segno. Forse ora sto scrivendo così: senza sapere dove sto andando e dove arriverò, con la stessa ingenua libertà di chi non ha niente da perdere, niente da dimostrare, niente da costruire. E' bello, scrivere così. Il foglio bianco si riempie di contorni, di linee e di scarabocchi come quelli fatti al telefono, o mentre si fuma una sigaretta scrivendo la lista della spesa e la mente se ne va lontana dal latte e dalle uova, dalla frutta e dai cerotti da comprare la mattina dopo. Scrivere come quando si tamburella con le dita su una scrivania, senza connessione fra mente e mano. Tanto, alla fine, il senso non cambia di molto. Il vuoto resta vuoto e ciò che è pieno non cerca conferme.
 
posted by Albamarina at 23:14 | |email