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24 luglio 2004
Tenera è la notte

Si comincia con la netta sensazione che tanto non si dormirà un bel niente. Ma fa lo stesso, ci si arma di pazienza e con un buon libro si inizia la serie di tentativi. Ecco, pare che arrivi... dopo poche righe si ripone il libro, sentendo spingere dietro le palpebre il desiderato oblìo, tanto per illudersi. Ci si sveglia prima ancora di essere davvero addormentati, con la sensazione di avere una caserma dei vigili del fuoco in addestramento nel proprio stomaco. La pizza? Il gelato? Cosa diavolo riesce a fare tanto casino dentro un piccolo, inutile stomaco? Inizia la ricerca della Citrosodina, maiuscola. Ricordo dell'infanzia, consolatòrio beverone meritevole anche di una simpaticissima canzone, "Citrosodina Granulare", di Caputo. La citrosodina smorza il disagio, si ricomincia. Libro, poche righe. Alcune righe. Molte righe. Diverse pagine. Il sonno se n'è andato con lo squadrone di pompieri di cui sopra. Sono le tre. La stanchezza ci prova, poverina, a farsi spazio, ma a quel punto c'è il robusto russare della dolce metà che ti ricorda che oltre lo stomaco hai anche un apparato uditivo che nel silenzio non si sa mai dovesse perdere d'allenamento... Altre pagine, meno male che il libro è bello. Il molesto rumore di fondo, però, non è più di fondo, si è trasformato in un assillo che ti aspetti, che ti distrae dalla lettura, che mina seriamente la tua salute mentale e, pericolosamente, anche il rispetto di uno dei principali comandamenti. Non uccidere.  Basta, bisogna fare qualcosa. Armi, bagagli, divano. Oh, meglio. Non comodissimo, ma più silenzioso. Ecco, appunto: il camion dell'immondizia. Chi soffre d'insonnia non se ne perde uno. Sono le cinque. La sveglia è ai blocchi di partenza. Non ce la posso fare, nemmeno questa volta.

 
posted by Albamarina at 00:23 | |email