12 maggio 2004
Una gran tenerezza
Interno supermercato, oggi. Una giovane donna mi precede alla cassa. Graziosa, capelli lunghi e rossi, lentigginosa, sguardo sorridente. Dalle dimensioni della pancia direi a fine gravidanza, forse la sua prima. Pago la mia spesa subito dopo e mi incammino verso le scale mobili, seguendola a ruota. La osservo: prende un sacchetto da una buste della spesa e lo apre. Un grosso trancio di pizza profumata. Lo fissa per un attimo... e inizia a morderlo. Con la tenerissima voracità di chi si gusta un cibo che gradisce, sapendo di farlo anche per il cucciolo che ha dentro. Come fosse la complice condivisione di una marachella gastronomica.
E la tenerezza di quei morsi avidamente condivisi col suo piccolo non ancora nato, spingendo il carrello insieme, un po' con le mani e un po' con la pancia, mi accompagnerà per tutto il giorno. Erano la fotografia della serenità.
Interno supermercato, oggi. Una giovane donna mi precede alla cassa. Graziosa, capelli lunghi e rossi, lentigginosa, sguardo sorridente. Dalle dimensioni della pancia direi a fine gravidanza, forse la sua prima. Pago la mia spesa subito dopo e mi incammino verso le scale mobili, seguendola a ruota. La osservo: prende un sacchetto da una buste della spesa e lo apre. Un grosso trancio di pizza profumata. Lo fissa per un attimo... e inizia a morderlo. Con la tenerissima voracità di chi si gusta un cibo che gradisce, sapendo di farlo anche per il cucciolo che ha dentro. Come fosse la complice condivisione di una marachella gastronomica.
E la tenerezza di quei morsi avidamente condivisi col suo piccolo non ancora nato, spingendo il carrello insieme, un po' con le mani e un po' con la pancia, mi accompagnerà per tutto il giorno. Erano la fotografia della serenità.
posted by Albamarina at 15:23 |
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