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27 gennaio 2004
 
La giornata della memoria

Si è celebrata ovunque, se ne parla ovunque. Da bambina rimasi sveglia una notte intera a ripensare ai racconti sullo sterminio, da allora non è stata necessaria una giornata particolare, per ricordare quegli orrori... Oggi partecipo silenziosamente, parlerò invece di un'altra memoria, sicuramente diversa: quella che mi è stata regalata da un'amica.

Sono a casa in compagnia dell'influenza quando, verso le 9.30, suona il mio campanello tritonale (nessuna parentela con Nettuno, ovviamente). E’ il postino che mi consegna una grossa busta gialla, piena di francobolli fuori e di fogli dentro, a giudicare dallo spessore. So chi me la manda, non ne conosco il contenuto ma mi era stata annunciata (anche qui, nessuna celebre parentela).
La lettera inizia con "Cara Albettola…" un nomignolo irriverente che solo lei è autorizzata ad usare. Sono otto fogli manoscritti, fitti fitti di parole e di ricordi che vanno dalla fine dell’ottocento ai giorni nostri, corredati di fotografie stampate col pc, su normalissima A4. Questo, per assurdo, le rende più antiche; sono piegate a metà come i fogli manoscritti e insieme partecipano a questa assemblea di reminiscenze cartacee. Dal viso antico di una nonna a quello tutt’occhi di un bambino, leggo ed entro nella sua vita, completamente presa dall’abile racconto, intenso come solo i ricordi personali sanno essere. Intenso davvero: mi sono ritrovata a piangere e a ridere con lei per gli avvenimenti, le situazioni, i luoghi e le persone descritte. Ora, direte voi, questo accade anche quando si legge un buon libro. Vero. La differenza sta nel fatto che, questa mattina, l’unica lettrice ero io, ed il regalo che mi è stato fatto non ha prezzo. Grazie.
 
posted by Albamarina at 19:56 | |email